
ADVANCED RESEARCH
Concrete Vaca[c]tions
New Tourism Paradigms Assessing the Built Coastline
Ph. Stefanos Antoniadis
The project
Il progetto
The research aims to focus on and trigger the potential to transform and overhaul sites that offer spurned and unappealing features. Proposing updating paradigms for hospitality means trying to instil the germ for a new kind of coastal urbanization that can trigger the potential to transform and overhaul sites and buildings that currently offer spurned and unappealing features. Turning on the spotlight of research on coastal tourism assets to outline strategies to guide investments is the key to a dynamic and innovative territory that remains competitive in the local and global market.
Principal Investigator
Stefanos Antoniadis Ph.DD.
La ricerca mira a mettere a fuoco e a innescare il potenziale di trasformazione e di revisione dei siti che presentano caratteristiche trascurate e poco attraenti. Proporre visioni aggiornate per l’ospitalità significa cercare di instillare il germe per un nuovo tipo di urbanizzazione costiera che possa innescare il potenziale di trasformazione e ri-significazione di siti ed edifici che attualmente definiscono caratteristiche poco accreditate e allettanti. Accendere i riflettori della ricerca sugli asset turistici costieri per delineare strategie che orientino investimenti è la chiave per un territorio dinamico, innovativo e competitivo nel mercato sia locale che globale.
Responsabile della Ricerca
Stefanos Antoniadis Ph.DD.
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Patrocinio istituzionale
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Patrocinio scientifico
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Abstract
Sinossi
The strategic guidelines identified by the European Union for 2050 set the redevelopment of the built estate as the main objective for the entire construction sector, with radical repercussions on land and waste management. The stock of built coastal tourism is a suitable context where to concentrate architectural and urban investigative efforts for different reasons: the increasing anthropic pressure on the coast; the peculiar hospitality industry typology and property structure, which makes each speculative and research operation much more effective than the fragmentation of the private housing owners sector; the tourism industry high impact on Southern Europe national economies; the climate change challenges affecting coastal settlements with related land planning and management strategies; the restart after the Covid-19 pandemic; the vast theme of vacations to the south, from the Grand Tour of the past to the Global Tour of nowadays, enriched and modified by the interesting and recent dynamic of the so- called “digital nomads”. A reformulation on accommodations (especially applied to abandoned, obsolete, inadequate, endangered buildings and infrastructure) about coastal urbanity and landscape may support operational experiences aimed at the seasonal adjustment of seashore tourism, valid for the safety, care and construction of more solid territorial economies.
Le linee strategiche individuate dall’Unione Europea per il 2050 pongono la riqualificazione del patrimonio costruito come obiettivo principale per l’intero settore delle costruzioni, con radicali ripercussioni sulla gestione del territorio e dei rifiuti. Lo stock del costruito turistico costiero è un contesto adatto a concentrare gli sforzi della ricerca architettonica e urbana per diverse ragioni: la crescente pressione antropica sulle coste; la peculiare struttura tipologico-immobiliare dell’industria dell’ospitalità, che rende ogni operazione speculativa e di ricerca molto più efficace della frammentazione del settore della residenza privata; l’elevato impatto del settore turistico sulle economie nazionali dell’Europa meridionale; le sfide del cambiamento climatico che interessano gli insediamenti costieri con le relative strategie di pianificazione e gestione del territorio; la ripartenza economica dopo la pandemia do Covid-19; il vasto tema delle vacanze al sud, dal Grand Tour del passato al Global Tour di oggi, arricchito e modificato dall’interessante e recente dinamica dei cosiddetti “nomadi digitali”. Una riformulazione delle strutture ricettive (soprattutto applicate a edifici e infrastrutture abbandonate, obsolete, inadeguate, in pericolo), dell’urbanità e del paesaggio costiero può supportare esperienze operative finalizzate alla destagionalizzazione del turismo balneare, valide per la messa in sicurezza, la cura e la costruzione di economie territoriali più solide.

Recipients
Destinatari
Scholars, professors, researchers, PhD students and candidates, artists, architects and professionals are invited to reflect on coastal segments and the related obsolete, underused, decommissioned buildings as possible objects to be reconfigured for a new receptive vocation, both combining proper theoretical methodologies and outlining transformation pilot solutions or scenarios. CONCRETE VACA[c]TIONS is also a project open to listening to the needs of those involved in the dynamics of innovation and to the pro-activeness of those who manage the tourism industry.
Studiosi, professori, ricercatori, dottorandi, artisti, architetti e professionisti del progetto sono invitati a riflettere sui segmenti costieri e sui relativi edifici obsoleti, sottoutilizzati, dismessi, come possibili oggetti da riconfigurare per una nuova vocazione ricettiva, sia combinando adeguate metodologie teoriche sia delineando soluzioni o scenari pilota di trasformazione. CONCRETE VACA[c]TIONS è anche un progetto aperto all’ascolto delle esigenze di chi è coinvolto nelle dinamiche dell’innovazione e alla proattività di chi gestisce l’industria del turismo.
Topics
Temi
1 | Beyond the Climate Change
The European Union produced The Floods Directive, which «requires Member States to engage their government departments, agencies and other bodies to draw up a Preliminary Flood Risk Assessment. This assessment has to consider impacts on human health and life, the environment, cultural heritage and economic activity» (EU, 2007). The Intergovernmental Panel on Climate Change recently estimated that 680 million people live in the low-lying coastal zone and projected to reach more than one billion by 2050. The population potentially exposed to coastal flooding due to sea level rise is projected, in 100 years, to increase by about 20%. What to do with all the structures and infrastructure at risk? Is it possible to avoid demolition, remembering that construction and demolition waste (CDW) accounts for more than a third of all waste generated in the EU, especially concrete, and thinking about new reception paradigms and spatial uses of those objects and properties threatened by climate events? What are the new project strategies?
1 | Oltre il cambiamento climatico
L’Unione Europea ha prodotto la Direttiva Alluvioni, che “richiede agli Stati membri di impegnare i propri dipartimenti governativi, le agenzie e altri organismi a redigere una Valutazione preliminare del rischio di alluvione. Questa valutazione deve considerare gli impatti sulla salute e sulla vita umana, sull’ambiente, sul patrimonio culturale e sull’attività economica” (UE, 2007). La Commissione Intergovernativa di esperti sul cambiamento climatico ha recentemente stimato che 680 milioni di persone vivono nelle zone costiere a bassa quota e si prevede che raggiungeranno più di un miliardo entro il 2050. Si prevede che la popolazione potenzialmente esposta alle inondazioni costiere dovute all’innalzamento del livello del mare aumenterà, tra 100 anni, di circa il 20%. Cosa fare con tutte le strutture e le infrastrutture a rischio? È possibile evitare la demolizione, ricordando che i rifiuti da costruzione e demolizione (CDW), in particolare il cemento, rappresentano più di un terzo di tutti i rifiuti generati nell’UE e pensare a nuovi paradigmi di accoglienza e usi spaziali di quegli oggetti e proprietà minacciati dagli eventi climatici? Quali le nuove strategie progettuali possibili?
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2 | Beyond the Global Tour
The rhetoric of the Grand Tour of the past and the idyllic and/or consumerist models of organised Mediterranean holidays of the last century are over. Between myth and market, South Europe remains a predominant holiday destination. After the COVID-19 lull, mass tourism has neither transformed nor shrunk; on the contrary, it continues to press in on the coasts and cities of mass tourism stronger than before. Gentrification has not stopped. The pandemic experience, on the other hand, has more widely accepted the figures of the digital nomads: not real tourists but hybrid figures who experience one or more pleasurable vacations while working. Is it possible to embrace this dynamic as an engine to rethink specific spaces that can be the antidote to the excesses of seasonal tourism, the poverty of the standardised accommodation solutions, and to build living cities instead of tourist resorts’ arid fabrics? A reinterpretation of coastal buildings suitable for tourism, which typically included many eyesores, villages with outdated appearance and social paradigms, would also free all this stock from the aesthetic and ethic prejudices that afflict the unacknowledged built coastline, inviting more reading, scenarios and solutions, and unleashing the potential for reuse and re-signification intrinsic to a more central and ontological
question in architecture.
2 | Oltre il turismo globale
La retorica del Grand Tour del passato e i modelli idilliaci/consumistici delle vacanze organizzate nel Mediterraneo del secolo scorso hanno di fatto cessato di esistere. Tuttavia, tra mito e mercato, il Sud Europa rimane una meta di spostamento predominante. Dopo la pausa COVID-19, il turismo di massa non si è né trasformato né ridimensionato; al contrario, continua a premere sulle coste e sulle città- simbolo più forte di prima. Nemmeno la gentrificazione si è fermata. L’esperienza pandemica, d’altra parte, ha semplicemente accelerato alcuni processi e accettato più diffusamente le figure dei nomadi digitali: non veri e propri turisti, ma figure ibride che vivono uno o più soggiorni piacevoli mentre lavorano connessi alla rete. È possibile contemplare questa dinamica come motore per ripensare spazi specializzati che possano fungere da antidoto agli eccessi della stagionalità turistica, alla povertà delle soluzioni ricettive standardizzate e alla costruzione di città vive al posto degli aridi tessuti di alberghi? Una sistematica reinterpretazione del parco turistico esistente, che tipicamente includono eco-mostri, villaggi dall’aspetto e dai paradigmi sociali ormai obsoleti, libererebbe anche tutto questo stock dai pregiudizi estetici ed etici che affliggono il costruito costiero meno accreditato, suggerendo letture, scenari e soluzioni differenti, e liberando così il potenziale di riuso e ri-significazione intrinseco alla questione più centrale e ontologica dell’architettura.
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3 | Beyond the refurbishment
The stretches of coastline around the Mediterranean basin, including so-called Mediterranean Portugal – besides being graced with distinctive features – bristle with tourism facilities, objets trouvés, ordinary forms and materials, bunkers, unacknowledged architectures and eyesores impacting the territory, often enmeshed in complex issues of environmental risks and wavering territorial policies. At the same time, this built stuff is the scattered landscape of the contemporaneity where (within 50 km of major masses of water) by 2050, over half of the world’s population will live. If the present trend continued over the following 50 years, such a percentage would climax to more than 75%. This topic intends to collect thoughts, reflections and projects to reuse and re-signify the existing tourist building stock as an engine to offer new receptivity and more. National Recovery and Resilience Plan (2021-2026) have channelled massive amounts of money, often only into refurbishment technical operation but not new hospitality forms and paradigms. In these changing and challenging times in which the consolidated urban planning laws present a non- negligible level of uncertainty, it is better to focus on scenarios more immune to sudden changes. “Acknowledging” the existing built coastline, both in terms of recalling/ inventing a sort of heritage component and its effective reusing potentials, can antidote to obsolescence and reduce the number of constructions to be demolished and, therefore, the production of waste.
3 | Oltre la ristrutturazione
I tratti di costa del bacino mediterraneo, compreso il cosiddetto Portogallo mediterraneo, oltre ad essere caratterizzati da elementi distintivi, sono costellati da strutture turistiche, objets trouvés, forme e materiali ordinari, bunker, architetture poco stimate e incidenti costieri che impattano sul territorio, spesso legati a complesse questioni di rischio ambientale e politiche territoriali ambigue. Allo stesso tempo, questo materiale costruito è il paesaggio frammentato della contemporaneità in cui (in una soglia di 50 km dai principali bacini d’acqua) entro il 2050 vivrà oltre la metà della popolazione mondiale. Se la tendenza attuale continuasse nei 50 anni successivi, tale percentuale raggiungerebbe oltre il 75%. Questo sottotema intende raccogliere pensieri, riflessioni e progetti per riutilizzare e risignificare il patrimonio edilizio turistico esistente come motore per offrire nuova ricettività e non solo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (2021-2026) ha convogliato ingenti somme di denaro, spesso destinate solo alla ristrutturazione ma non a nuovi paradigmi formali e di ospitalità. In tempi così mutevoli e impegnativi, in cui le leggi urbanistiche predominanti rivelano un grado di incertezza non trascurabile, è preferibile puntare su scenari più immuni a cambiamenti repentini. “Riconoscere” la costa costruita esistente, sia in termini di richiamo/invenzione di una sorta di patrimonio, sia per le sue effettive potenzialità di riuso, può costituire un antidoto all’obsolescenza delle strutture riducendo il numero delle costruzioni da demolire e, quindi, la produzione di rifiuti.

Call for abstract
We invite you to submit one or more abstracts of approximately 300 words accompanied by image(s) proposing your analysis and/or insight into one of the proposed topics. The IUVAS Scientific Committee will evaluate and select the paper, which will check its relevance to the project’s purpose according to a double-blind peer review procedure. Acceptance of the topic is binding for producing one or more final papers to investigate the submitted abstract further.
The deadline for submission of abstracts is scheduled for XX/XX/XXXXX at XX:XX pm [GMT].
Notification of selected authors: Within 15 days of receipt.
Authors are invited to submit their contributions in anonymous PDF format, with 5 keywords and 250 words, via e-mail at call@iuvas.org, following the template downloadable from www.iuvas.org/concretevacactions.
The publication text of the proceedings is exclusively in English
Vi invitiamo a presentare uno o più abstract di circa 300 parole corredati da immagini che propongano la vostra lettura, visione o approfondimento su uno o più temi proposti. Il Comitato Scientifico IUVAS valuterà e selezionerà l’elaborato, verificandone l’attinenza allo scopo del progetto di ricerca e secondo una procedura di double blind peer review. L’accettazione del tema è vincolante per la produzione di uno o più lavori finali che approfondiscano l’abstract presentato.
La scadenza per la presentazione degli abstract è prevista per il XX/XX/XXXXX alle ore XX:XX [GMT].
Gli autori riceveranno notifica entro 15 giorni dal ricevimento dello stesso.
Gli autori sono invitati a inviare i loro contributi in formato PDF anonimo, con 5 parole chiave e 250 parole, via e-mail all’indirizzo call@iuvas.org, seguendo il modello scaricabile da www.iuvas.org/ concretevacactions.
Il testo di pubblicazione degli atti è esclusivamente in lingua inglese
Call for paper
If successful in the abstract submission, authors are invited to send their final paper in PDF format via e-mail: call@iuvas.org following the template downloadable from the web site www.iuvas.org/concretevacactions. The length of the full paper should be between 15,000 and 30,000 keystrokes and a maximum of 8 images, which should be submitted for reading by the Scientific Committee that will check its relevance to the purpose of the project according to a double-blind peer review procedure and evaluation for editorial printing. The deadline for submission of full papers is scheduled for XX/XX/XXXXX at XX:XX pm [GMT].
The full paper may only be submitted in English. All signatories of the full paper being published must be duly registered with IUVAS in the year of publication. Notice to authors for deviation from editorial standards: XX/XX/XXXX.
(For further information and to join: Join IUVAS)
Se l’abstract è stato accettato e valutato degno di pubblicazione, gli autori sono invitati redigere e inviare un contributo finale in formato PDF via e-mail: call@iuvas.org seguendo il modello scaricabile dal sito web www.iuvas.org/concretevacactions. Il full paper dovrà avere una lunghezza compresa tra 15.000 e 30.000 battute e un massimo di 8 immagini, e dovrà essere sottoposto alla revisione del Comitato Scientifico che ne verificherà la pertinenza con le finalità del progetto secondo una procedura di double blind peer review nonché di indicazioni per la versione editoriale. La scadenza per la presentazione dei full paper è prevista per il XX/XX/XXXXX alle ore XX:XX [GMT].
Il testo completo può essere presentato solo in inglese. Tutti i firmatari del full paper pubblicabile devono essere regolarmente iscritti a IUVAS nell’anno di pubblicazione. La data di scadenza per la comunicazione agli autori per difformità da norme editoriali: XX/XX/XXXX.
(Per ulteriori informazioni e adesioni: Join IUVAS)
Pubblication
Pubblciazione
Full papers will be published and disseminated free of charge in specialized and industry circles and made available via the IUVAS web downloading platform. The papers will be collected in the macro categories to which they belong and sorted according to the curator’s discretion. Full papers will be published in a volume expressly dedicated to the collection of selected papers (with ISBN and Scientific Committee). Planned publication: January 2026.
I contributi saranno pubblicati e divulgati gratuitamente negli ambiti specialistici e di settore nonché resi fruibili tramite la piattaforma di web downloading di IUVAS. I lavori saranno raccolti nelle macro categorie di appartenenza e ordinati a discrezione del curatore del volume. I testi saranno pubblicati in un volume espressamente dedicato alla raccolta degli elaborati selezionati (corredato di codici ISBN). Data prevista per l’uscita della pubblicazione: Gennaio 2026.
Copyright
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