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Protezione
Civile

NTO

Nucleo
Tecnico
Operativo

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Nucleo
Tecnico
Operativo

NTO

Protezione
Civile

Decreto Dirigenziale Centro Dir. n. 8656

del 21-05-2021 della Regione Toscana.

Contesto 
pre-emergenziale

Definito come il quadro di riferimento per la strutturazione delle attività ordinarie. E’ noto come, nella gestione dell’emergenza, la prevenzione interpreti un ruolo fondamentale nella capacità di attenuare gli effetti indotti da un evento inatteso ed è per questo che su questo tema si focalizza la programmazione operativa.

 

Le attività ordinarie del NTO IUVAS si prefigurano quindi come applicazioni e revisioni dei vari protocolli e piani vigenti nella gestione dell’emergenza sia a livello comunale sia sovra-comunale. Allo stesso tempo, il Nucleo applica il proprio operato nella verifica delle operazioni preventive con particolare attenzione alle aree di limite o zone di confine, con un intento finalizzato nel superamento delle attuali criticità di tali sistemi. In aggiunta alle attività di verifica operativa il NTO attua azioni di monitoraggio e controllo del territorio con particolare attenzione alle vulnerabilità infrastrutturali ed ambientali. Tale approccio richiede necessariamente di considerare visioni multi-rischio e multi-criterio in grado di accogliere competenze interdisciplinari che spazino da quelle naturali a quelle tecnice-scientifiche.

 

Tra le attività di prevenzione particolare attenzione viene posta alle tematiche di sicurezza mediante l’applicazione delle norme disciplinate in ambito territoriale dal D.Lgs 81/08 e smi che non rimanda ad una valutazione dei rischi in ambito operativo. L’attività del Nucleo, data la presenza di operatori tecnici specialisti, si configurano attività di formazione e informazione dei volontari (sia interni che esterni) affinché siano rispettate le norme di sicurezza anche nelle operazioni del settore emergenza. 

 

 

Fase Preventiva

  • revisione, adeguamento ed integrazione dei piani di Protezione Civile locale ed interlocale.

  • monitoraggio e controllo del territorio naturale ed antropico.

  • attività informativa sulle modalità di salvaguardia della collettività e del patrimonio edilizio.

  • attività informativa sulle buone norme per la prevenzione dei rischi emergenziali.

  • attività informativa riguardo le procedure di prevenzione e sicurezza nelle operazioni di Protezione Civile. 

Contesto emergenziale

Il Nucleo Tecnico Operativo si propone di operare in una attività di integrazione e supporto a quella che è la macchina della Protezione Civile in fase emergenziale. Nonostante l’attività preparatoria della fase preventiva, durante l’emergenza è spesso necessaria una pianificazione e una programmazione delle operazioni in un contesto condizionato da un forte stress psicofisico. Date le professionalità tecniche del Nucleo IUVAS, l’attività di volontariato propone un supporto tecnico-operativo al coordinamento di quelle che sono le associazioni di volontariato operanti sul territorio. In tale modo si cercherà di diminuire l’onere della Protezione Civile in primis durante i momenti più caldi a seguito del triggering, permettendo una distribuzione ragionata dei volontari sul territorio. 

 

Tale attività di coordinamento permetterà una gestione del flusso operativo della macchina del soccorso aumentando l’efficienza capillare anche in quei contesti caratterizzati da una minore pianificazione preventiva. Allo stesso modo, l’attività di IUVAS riguarderà la sorveglianza e vigilanza delle procedure di prevenzione e sicurezza nelle operazioni del contesto emergenziale mediante l’osservazione diretta sia in fase preparatoria che in-situ.

 

Dato il profilo tecnico dei professionisti operanti nel Nucleo, l’attività di IUVAS potrà riguardare attività di censimento, schedatura e rilevamento dei danni a cose, persone o cose attraverso metodologie condivise. Tra queste si citano la compilazione delle schede AEDES, nonché l’ispezione di beni, opere, infrastrutture nonchè la formazione e informazione dei cittadini circa le buone pratiche da tenersi durante il contesto emergenziale.

 

Fase Operativa emergenziale

  • supporto tecnico-operativo al coordinamento dell’attività delle associazioni di volontariato. 

  • osservazione e vigilanza sulle attività delle associazioni di volontariato in-situ durante l’emergenza mediante attività di sorveglianza delle procedure di sicurezza.

  • coordinamento e pianificazione della procedure di prevenzione e sicurezza delle associazioni e dei volontari che operano nel contesto emergenziale.

  • partecipazione alla redazione delle schede rilevamento danni (es. schede AEDES per il sisma) e censimento degli effetti dell’evento inatteso.

Contesto post-emergenziale

L’attività del Nucleo Tecnico Operativo si focalizza nel coordinamento delle attività di ripresa nelle funzionalità del sistema a seguito dell’evento calamitoso. In tale periodo, che a seconda della gravità dell’emergenza può durare più o meno tempo, il focus dell’attività è incentrato all’adeguamento e risanamento del sistema stesso in un'ottica di attività resiliente. Ripristinata infatti la funzionalità basi, la pianificazione delle attività del Nucleo si incentreranno necessariamente nella riduzione del rischio che ha affetto l’asset e nel miglioramento dell’attività durante e post-emergenza. Prima ancora di giungere ad una condizione pre-emergenziale, vi è chiaramente la necessità di tornare al ripristino della funzionalità del sistema. Quest’ultimo richiede la programmazione e la pianificazione degli interventi ricostruttivi o di adeguamento dei territori. In questa fase, il Nucleo Tecnico propone una attività di supporto, in dialogo tra cittadinanza e amministrazioni, ai fini di una pianificazione del ripristino funzionale che tenga in considerazione sia le necessità e le esigenze della società, sia le istanze tecniche e amministrative dei dirigenti. L’attività di supporto riguarderà anche un aiuto tecnico-scientifico verso quelli che sono gli enti preposti alla gestione del post-emergenza, attraverso l’analisi di casi specifici e la valutazione di scenari emergenziali alternativi a seguito di modifiche programmatiche progettuali sul territorio. 

  • Fase Operativa post-emergenziale

  • supporto per la pianificazione degli interventi di ricostruzione o adeguamento dei territori colpiti da criticità strutturali e costruttive

  • attività di supporto tecnico e scientifico agli enti preposti alla gestione del post-emergenza.

  • valutazione di possibili scenari emergenziali connessi all’alterazione del sistema originario pre-emergenziale.

 

A seguito di quanto citato, vi sono dunque le attività di riduzione del rischio e di aumento della resilienza in fase emergenziale. Il primo punto richiederà necessariamente una revisione sistematica delle analisi svolte alla luce delle evidenze dell’evento calamitoso, permettendo di stimare in maniera più opportuna determinati parametri della valutazione del rischio, dalla vulnerabilità, all’esposizione alla pericolosità delle aree di indagine. In tale modo, sarà possibile proporre scenari multi-hazard e multi-rischio per cui proporre interventi di mitigazione della vulnerabilità o riduzione della pericolosità e finalizzati a ridurre l’impatto calamitoso di eventi naturali e antropici.A fronte di questo, lo studio della gestione dell’emergenza durante un precedente evento permetterà ancora di valutare in maniera critica circa il funzionamento della macchina dell’emergenza, proponendo una revisione circa gli ambiti più potenzialmente più problematici emersi. L’attività del Nucleo Tecnico propone un supporto tecnico-scientifico di tutte queste fasi.

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